Campagna shock la nuova di Reports Without Borders per la libertà di stampa. Un conto le cose è sentirle o leggerle, un conto è vederle.
Penne e matite maltrattate, come potrebbe rosicchiarle un bambino delle elementari, campeggiano a tutta immagine. Chiaro l'esempio, ma a maltrattare le penne in questione non sono i denti di adolescenti irrequieti ma le minacce, le torture, le pressioni di governi in varie parti del mondo. Leggere il report annuale nel sito di Reports Without Borders fa venire il magone: in questi giorni si è parlato del vincitore cinese del Nobel Liu Xiabo, ma quanti Liu ci sono sparsi per il pianeta? Quanti sono quei giornalisti che facendo solo il loro mestiere si ritrovano sottoposti alle persecuzioni di regimi nei vari continenti?
Queste storie ci sembrano lontane, racconti da paesi o africani, questioni interne iraniane o cinesi, che meno se ne parla e meglio è. Eppure sono cose che dovrebbero riguardarci tutti i giorni! Non parliamo dell'Italia, che siamo messi come siamo messi, ma nella Francia della egalitè un comico è stato licenziato dalla radio pubblica non più tardi di una settimana fa, perchè troppo pungente con il presidente Sarkozy. Il bavaglio ai giornalisti è purtroppo un malcostume diffuso in tutto il mondo, le notizie scomode al potere infatti non sono mai gradite, perchè svegliano le persone. Sono un po barricadero stamani, però pensateci su, RWB è uno di quei siti che secondo me non può mancare tra i vostri preferiti.
La campagna in questione è stata realizzata per Reports Without Borders dall'agenzia di comunicazione Publicies.