I Cinesi arrivano sempre prima: mi hanno fregato il post. Volevo parlare di questa installazione alla Tate Modern. Ma è stata "misteriosamente" chiusa. Chissene frega, io ve ne parlo lo stesso...
Ai Weiwei è un artista cinese, avete presente lo stadio nido d'uccello di Pechino simbolo delle ultime olimpiadi? Ecco, l'ha disegnato lui. Però Ai è cresciuto al confino con il padre in condizioni di estrema povertà, si è diplomato alla scuola di cinema dopo essere stato "perdonato"dal regime, ha lavorato per molti anni in America occupandosi soprattutto di arte d'avanguardia. Ai però è una di quelle figure scomode per il regime, uno di quegli artisti che non si riesce a mettere in silenzio, uno di quelli che ha definito le olimpiadi del 2008 come il "sorriso finto della Cina".
Ai Weiwei avrebbe dovuto esporre la sua opera Sunflower Seeds alla Tate Modern di Londra nell'ambito della rasegna Unilever giunta alla sua undicesima edizione. Cento milioni (100) di semi di girasole realizzati in porcellana e dipinti uno ad uno da piccoli artigiani nella città cinese di Jingdezhen. 150 tonnellate di semi sparsi nella enorme Sala delle Turbine a formare un morbido tappeto di una ventina di cm su cui i visitatori avrebbero potuto camminare, sedersi, sdraiarsi oppure disegnare come se fosse un gigantesco giardino zen. I semi di girasole rappresentano la povertà e la carestia che il popolo cinese ha dovuto subire nei primi anni di comunismo e che sono costati la vita a più di 30 milioni di persone tra il 1958 e il 1961.
L'esposizione ha aperto i battenti il 12 ottobre e avrebbe dovuto restare aperta fino al 2 maggio 2011. Purtroppo però i dirigenti del museo si sono accorti che la porcellana non è così resistente e che il contatto con i visitatori provoca nella Sala delle Turbine un pericolossisimo pulviscolo che pare essere molto dannoso per la salute. Morale della favola dopo 3 giorni l'installazione è stata chiusa: non è più possibile camminare tra i semi, ma si può vedere il tutto solo dall'alto del bridge. Polemiche infinite e una frettolosa nota della galleria in cui si afferma che la chiusura anticipata non è assolutamente dovuta a presunte pressioni da parte delle autorità cinesi. Fate voi...
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