Mai stati invitati ad un festival di cinema francese? Al primo festival di cinema online si partecipa da casa!
Never been invited to a french film festival? now you can be a part of it directly from the sofa!
Correva l'anno 2003 ed un film di Bertolucci, l'ultimo film di Bertolucci [The Dreamers, sembra passata una vita], ripercorreva gli splendori della Cinématèque Francaise e il fervore dei cinefili di fine anni '60 con queste parole: "...Io ero uno degli insaziabili uno di quelli che si siedono vicinissimi allo schermo. Perchè ci mettevamo così vicino? forse era perchè volevamo ricevere le immagini per primi, quando erano ancora nuove, ancora fresche prima che sfuggissero verso lo sfondo scavalcando fila dopo fila, spettatore dopo spettatore finchè sfinite, ormai usate, grandi come un francobollo, fossero ritornate nella cabina di proiezione..". Da allora ne sono cambiate di cose, ma per quelli cui piace andare al cinema probabilmente le emozioni della sala buia oppure semplicemente di un nuovo film, possbilmente fuori dalla ditribuzione riservata al grande pubblico, rimangono le stesse. I film si sono liberati anche dalla pellicola ed ora corrono via etere, internet e via satellite e uno degli aspetti più positivi di questo processo è proprio l'abbattimento di certe barriere territoriali. Nel 2011, a 8 anni di distanza da The Dreamers e ben più di 30 dal '68, nasce My French Film Festival, il primo festival cinematografico online a cui partecipare da casa vedendo in streaming e con sottotitoli, tutti i film e i cortometraggi in concorso e fuori competizione. Online dal 14 al 29 Febbraio e al costo di qualche noleggio [ o di una pizza fuori casa] avrete la possibilità di guardare un pò di cinema, di votare le opere migliori, di iniziare le visioni all'ora che vi pare e SOPRATTUTTO di non avere tra i piedi quei fastidiosi tipi della fila davanti che chiacchierano per tutto il tempo, o peggio, mangiano a bocca aperta, come mi è successo ieri...The year was 2003 and a film by Bertolucci, Bertolucci's latest film [The Dreamers, it seems like a lifetime ago] goes over the splendours of the Cinematheque Francaise and the fervor of the film lovers of the late '60s with these words: "... i was one of the insatiables the ones you always find sitting closest to the screen. why did we sit so close? maybe was because we wanted to recieve the images firs when they were still new, still fresh, before they had cleared the hurdles of all the rows behind us, before they had been relayed back from row to row, spectator to spectator until, worn out second-hand, the size of a postage stamp they returned to the projectionist's cabin". Since then, things have changed, but for those who like to go to the movies probably the emotions of the dark room, or simply a new film possibly out of the mainstream ditribution, remain the same. Movies were also released from the film and now run by wireless, Internet and satellite and one of the most positive aspects of this process is just the fall of certain territorial boundaries. In 2011, eight years away from The Dreamers and well over 30 since '68, born My French Film Festival, the first online film festival to attend from home viewing, and streaming with subtitles, all the films and short films in competition and out of competition. Online from February 14 to 29 costs less than some rental at Blockbuster [or less than a pizza restaurant] and gives you the opportunity to watch some movies, to vote for the best works, starting the visions of a time that you want and, above all, avoid those annoying people who chat all the time, or worse, eat with their mouth open, as happened to me yesterday ...