Vi ricordate il costume hi tech che abbiamo visto indossare alle ultime olimpiadi di Pechino al pluricampione Phelps? Quella specie di muta da sub? Quelli che sono stati banditi dalla FINA? Appunto, banditi.
Aziende come Speedo avevano puntato molto su questo nuovo tipo di abbigliamento da piscina: li abbiamo visti indossati da Phelps, dalla Pellegrini e da tanti altri campioni fino a che non sono stati vietati perchè si è ritenuto che fossero anche troppo prestanti. I manager di Speedo hanno così deciso di svuotare i magazzini "riciclandosi" con l'aiuto di un marchio emergente e di giovani studenti.
Forse avete già sentito parlare di From Somewhere, un fashion label che si sta facendo sempre più spazio nelle fashion weeks londinesi. Fondatori e anime di questo progetto sono (e lo dico con orgoglio!) due italiani, Orsola De Castro e Filippo Ricci con base nella mitica Portobello Road. From Somewhere è specializzata nella realizzazione di collezioni di moda utilizzando materiali in surplus, scarti, capi invenduti, modelli di sfilata etc etc, materiali come dicono loro "unwanted or discarded". Proprio sulla base di questi principi è nata la collaborazione con Speedo: giovani studenti della scuole di moda inglesi come la London College of Fashion sono stati invitati a partecipare con le loro idee al progetto di recupero e riadattamento dei costumi inutilizzabili. Partendo da costumi integrali, che tutto sono fuorchè sexy, devo ammettere che il risultato è andato oltre ogni più rosea aspettativa. Non vi resta che guardare con i propri occhi, nell'attesa di trovarli in vendita a breve.