L'ultima fatica di Richiard Fearless che ormai orfano di Tim Holmes a sette anni dell'ultimo album Satan's Circus ci fa vedere che nonostante qualche rugine il tocco è sempre quello.
Li avevamo quasi dimenticati, dichiarazioni a mezza bocca, rumors, album anunciati quattro anni fa e mai messi a punto, diciamoci la verità ne avevamo perso le speranze, ma dopo tanto tempo il duo (ormai uno) made in UK esce per l'etichetta indipendente Portobello con "Trans World Energies". Parliamoci chiaro non è un lavoro all'altezza di "Dead Elvis" e men che meno "The Contino Session" che a mio avviso rimane una pietra miliare che ha caratterizzato fortemente il sound del nuovo millennio, però nel suo piccolo quest'ultimo lavoro di Death in Vegas ci regala comunque degli spunti che valgono il tempo dell'attesa.
"Trans World Energies" è un disco abbastanza maturo, per certi versi la lezione "weatherelliana "di Screamadelica è più che una sugestione dettata da alcuni suoni retrò. Krautrock, Detroit House, qualcosa del sound Indie-Dance di Brooklyn, in questo lavoro tutto ciò è un mescoltato con sapienza e gusto, il sound man mano che le tracce si susseguono sconfina verso orizonti oscuri e sorprendentemente intimi. Ma allora quale è la pecca di quest'album? Beh in primis perchè le aspettative si erano fatte talmente consistenti che ci si aspettava un concept molto più elaborato da parte di una band che ha avuto un ruolo fondamentale nella definizione di un sound "generazionale", tecnicamente dal mio punto di vista l'album manca proprio di coesione, singolarmente i pezzi hanno grandi potenzialità, messi insieme non portano però alla completezza, il tutto appare disunito forse per colpa anche del tempo trascorso, l'evolversi delle macchine e della sensibilità artistica; una raccolta, ecco, una piacevole raccolta di B-side.
Ma siccome siamo abituati a parlare di cose belle qui su Ink e nn vogliamo male a nessuno andiamo a vedere specificatamente cosa ci piace di "Trans World Energies".
Analizzando le diverse tracce quelle che più mi colpiscono sono "Black Hole" un pezzo che fa più di un verso ai My Bloody Valentines di Loveness, chitarre noise suonate con guanti di velluto per intenderci meglio; "You Loft Me Acid" un pezzo space disco dove Moroder strizza l'occhio all'acid house dei primi anni 90; liquida "Scissor" interessante, sopratutto se pensata come un trip-hop del 2011; tra le mie preferite "Savange love" post-rock suonato durante un tramonto finnico.
A conclusione cosa posso dire: Death in Vegas mi son mancati, forse non sono riusciti a sfornare il miglior album o quantomeno un disco all'altezza delle aspettative, beh sinceramente con tutta la merda che gira in radio per non parlare della TV fatemelo dire "chissenefrega" preferisco Richiard Fearless a Vasco Rossi! (speriamo non quereli pure noi).
Ps. Dell'album esiste anche una long version con qualche b-side e qualche pezzo strumentale, ma non voglio dirvi tutto, andatevelo a cercare. Alla prossima
Keep in tune!
"Trans World Energies" è un disco abbastanza maturo, per certi versi la lezione "weatherelliana "di Screamadelica è più che una sugestione dettata da alcuni suoni retrò. Krautrock, Detroit House, qualcosa del sound Indie-Dance di Brooklyn, in questo lavoro tutto ciò è un mescoltato con sapienza e gusto, il sound man mano che le tracce si susseguono sconfina verso orizonti oscuri e sorprendentemente intimi. Ma allora quale è la pecca di quest'album? Beh in primis perchè le aspettative si erano fatte talmente consistenti che ci si aspettava un concept molto più elaborato da parte di una band che ha avuto un ruolo fondamentale nella definizione di un sound "generazionale", tecnicamente dal mio punto di vista l'album manca proprio di coesione, singolarmente i pezzi hanno grandi potenzialità, messi insieme non portano però alla completezza, il tutto appare disunito forse per colpa anche del tempo trascorso, l'evolversi delle macchine e della sensibilità artistica; una raccolta, ecco, una piacevole raccolta di B-side.
Ma siccome siamo abituati a parlare di cose belle qui su Ink e nn vogliamo male a nessuno andiamo a vedere specificatamente cosa ci piace di "Trans World Energies".
Analizzando le diverse tracce quelle che più mi colpiscono sono "Black Hole" un pezzo che fa più di un verso ai My Bloody Valentines di Loveness, chitarre noise suonate con guanti di velluto per intenderci meglio; "You Loft Me Acid" un pezzo space disco dove Moroder strizza l'occhio all'acid house dei primi anni 90; liquida "Scissor" interessante, sopratutto se pensata come un trip-hop del 2011; tra le mie preferite "Savange love" post-rock suonato durante un tramonto finnico.
A conclusione cosa posso dire: Death in Vegas mi son mancati, forse non sono riusciti a sfornare il miglior album o quantomeno un disco all'altezza delle aspettative, beh sinceramente con tutta la merda che gira in radio per non parlare della TV fatemelo dire "chissenefrega" preferisco Richiard Fearless a Vasco Rossi! (speriamo non quereli pure noi).
Ps. Dell'album esiste anche una long version con qualche b-side e qualche pezzo strumentale, ma non voglio dirvi tutto, andatevelo a cercare. Alla prossima
Keep in tune!
DEATH IN VEGAS - TRANS-LOVE ENERGIES
[PORTOBELLO RECORDS] 2011
TRACKLIST:
1. Silver Time Machine
2. Black Hole
3. Your Loft My Acid
4. Medication
5. Coum
6. Witch Dance
7. Scissors
8. Drone Reich
9. Lightning Bolt
10. Savage Love
2. Black Hole
3. Your Loft My Acid
4. Medication
5. Coum
6. Witch Dance
7. Scissors
8. Drone Reich
9. Lightning Bolt
10. Savage Love
SPECIAL EXTENDED RELEASE
1. Your Loft My Acid (Fearless Trans House Mix)
2. Medication (Fearless Nightcrawler Mix)
3. I.W.Y.L.A
4. F.U.R 74
5. Heroes
6. C.O.U.M Instrumental
7. Lightning Bolt Instrumental
8. Come Ride With Me
9. Enforced Peace (Michigan Militia Dub)
10. Moe Tucker
