Nessuno sa resistere davanti a un buco.... sia esso l'ingresso del Paese delle Meraviglie oppure quello di una stazione della Dharma.
No one can resist in front of a hole... it might be the entrance of the Wonderland or that of a Dharma station.
C'è poco da fare, il buco è un elemento oscuro del nostro immaginario che ci affascina, qualcosa che sfugge alla vista e proprio per questo ci ci attira e ci incuriosisce. So già che maliziosamente state sorridendo sul doppio senso pensando a tutt'altro tipo di buchi, ma pensate invece a un pozzo, a un buco della serratura, a una grotta.
In particolare il buco a cui mi riferisco è quello che è stato costruito dai membri dello studio berlinese Topotek1 per l'Esposizione Internazionale di Orticultura di Xi'an in Cina. Un buco erboso di qualche metro, una fessura nel terreno, profonda in realtà solo un paio di metri, ma che da l'idea di un un vero e proprio tunnel, un canale per mettere in comunicazione diretta con una parte di mondo lontanissima. E magari di fare come Alice e tuffarsi senza paura per sbucare direttamente in Australia o giù di lì...
There's a little to be done, the hole is a dark element of our imagination that fascinates us, something that escapes the eye and just for this, attracts and intrigues us. I know that you are already smiling mischievously on the double meaning, thinking about another kind of holes.. but let's think of a well, a keyhole or just a cave.
In particular, the hole i refer to, is the one that was built by members of the Berlin study Topotek1 for the International Exhibition of Horticulture of Xi'an in China. A hole grass of few feet, a crack in the ground, deep in reality only a few meters, but that gives the idea of a real tunnel, a channel to put in direct communication with a distant part of the world.
You may do as Alice and dive without fear, to emerge directly in Australia or something...