Chi da bambino non hai passato quella fase in cui, per ogni cosa avevamo un perchè da chiedere, mettendo a serio repentaglio l'equilibrio psichico di genitori e fratelli piu grandi? Tutto ci incuriosiva e tutto ci stupiva, ogni giorno c'era una scoperta nuova e il mondo intorno a noi era una terra da capire e conquistare.
Ovviamente (purtroppo) quella era solo una fase. Ci facciamo ancora domande? Proviamo, sbagliamo? Impariamo dai nostri errori? Pensiamo, sogniamo? Ci mettiamo in gioco o no? In sostanza: viviamo o ci lasciamo vivere? Il bambino curioso che era in noi che fine ha fatto? Si è addormentato? Per quanto continueremo a farci bastare le verità che siamo abituati a sentire prima di essere disposti a cambiare punto di vista e a rischiare? Giochiamo o preferiamo stare guardare?
Ovviamente (purtroppo) quella era solo una fase. Ci facciamo ancora domande? Proviamo, sbagliamo? Impariamo dai nostri errori? Pensiamo, sogniamo? Ci mettiamo in gioco o no? In sostanza: viviamo o ci lasciamo vivere? Il bambino curioso che era in noi che fine ha fatto? Si è addormentato? Per quanto continueremo a farci bastare le verità che siamo abituati a sentire prima di essere disposti a cambiare punto di vista e a rischiare? Giochiamo o preferiamo stare guardare?
Questo è il mantra dell'ultimo spot lanciato da National Geographic, sinceramente uno dei piu belli che mi sia capitato di vedere recentemente. Un climax di affermazioni che dovrebbe farci riflettere. Almeno un po.