Fffound, Graphic Exchange, Behance Network, sono tanti i blog più o meno seri dove giornalmente mi ritrovo a navigare alla ricerca di qualcosa di interessante da raccontare agli amici.
Dio benedica chi giornalmente si professa "COOLHUNTER" di professione, ma avete idea di quanta spazzatura "Pop" ci sta in giro? e come si fa a recensirla tutta! Guardate che è veramente raccapricciante dover passare giornate intere su portalozzi più o meno "cool" dove è possibile visionare orripilanti esercizi grafici di personalità più o meno conosciute, che riversano nelle loro opere tutta la frustrazione quotidiana e l'angoscia per non esser nati nell'epoca in cui la "Leo Burnett de noartri" era la bottega del Verrocchio.
Ma visto che su INK non stiamo mica a criticare i colleghi rimando il resto della discussione al prossimo post, e mi avvio a presentare l'oggetto di studio di quest'oggi!
- ho perso il filo;
- un attimo che ricontrollo il block notes;
- Ah Ecco, ci sono;
- (colpo di tosse tattico), Signore e Signori a voi il lavoro di un grande artista!
- a voi Luke Elliott e le sue personalissime Bussiness Cards
Se è vero come è vero, che la semplicità paga, allora il nostro Luke son sicuro che da qui a poco troverà una cifra più che decorosa nel suo conto corrente.
Nonostante sia opinione comune che riciclare sia un'operazione noiosa quanto indispensabile, è straordinario notare come egli sia stato capace di riutilizzare oggetti di uso quotidiano come CD e Flop Disk, per dar vita ad ad un concept di corredo per ufficio realmente di primo piano.
In "Laura Elliot Identity" la particolarità del progetto sta nel fatto che ad essere riciclato non è la "materia" dell'oggetto bensì la "forma" dello stesso, la quale viene riproposta sotto una luce diversa da quella originale, personalissima e nuovamente funzionale.
Giusto per intenderci, chi lo ha detto che un bigliettino da visita deve essere sempre qualcosa di freddo e poco creativo.
Ma visto che su INK non stiamo mica a criticare i colleghi rimando il resto della discussione al prossimo post, e mi avvio a presentare l'oggetto di studio di quest'oggi!
- ho perso il filo;
- un attimo che ricontrollo il block notes;
- Ah Ecco, ci sono;
- (colpo di tosse tattico), Signore e Signori a voi il lavoro di un grande artista!
- a voi Luke Elliott e le sue personalissime Bussiness Cards
Se è vero come è vero, che la semplicità paga, allora il nostro Luke son sicuro che da qui a poco troverà una cifra più che decorosa nel suo conto corrente.
Nonostante sia opinione comune che riciclare sia un'operazione noiosa quanto indispensabile, è straordinario notare come egli sia stato capace di riutilizzare oggetti di uso quotidiano come CD e Flop Disk, per dar vita ad ad un concept di corredo per ufficio realmente di primo piano.
In "Laura Elliot Identity" la particolarità del progetto sta nel fatto che ad essere riciclato non è la "materia" dell'oggetto bensì la "forma" dello stesso, la quale viene riproposta sotto una luce diversa da quella originale, personalissima e nuovamente funzionale.
Giusto per intenderci, chi lo ha detto che un bigliettino da visita deve essere sempre qualcosa di freddo e poco creativo.