Sincretismo. Così si può riassumere in una parola l’arte di Sebastiano
Mauri. Video e installazioni generate dalla globalizzazione, dal
multiculturalismo, dall’ibridazione di elementi molto diversi fra loro. O no?
Syncretism.
So we can summarize in one word the art of Sebastiano Mauri. Videos and
installations created by globalization, multiculturalism, the crossing of
elements very different. Or not?
In numerose opere dell’artista italo-argentino ritroviamo una fusione
di elementi semantici provenienti dalle culture più geograficamente lontane fra
loro. La sua riflessione si incentra soprattutto sulla religione e, in
particolare, sulle varie rappresentazioni delle divinità nei vari credo.
Nell’installazione My God is
your God il dio che Mauri ci presenta è una figura ottenuta dall’unione
delle caratteristiche fisiche di Gesù, Shiva e Horus: tre divinità che hanno
inaspettatamente molto in comune, nelle vicende e nelle biografie, a partire da
un originario culto del sole. Così, come lo stesso artista dice, “(...) My God is your God è l’esercizio di
immaginare Dio come una categoria flessibile, antica e modernissima al tempo
stesso”.
In
many Anglo-Argentine artist's works we find the fusion of semantic elements
from multiple cultures, geographically far apart. His research focuses mainly
on religion and, in particular, on the different representations of the deities
in the different beliefs.
In
the installation My God is your God the God who presents us Mauri is a figure
obtained by the union of the physical characteristics of Jesus, Shiva, and
Horus: three gods who have unexpectedly much in common, in the events and in
the biographies, from a original worship of the sun. Thus, as the artist
himself says, "(...) My God is your God is the exercise of imagining God as a flexible category, ancient and
modern at the same time."
Per assemblare i suoi Altars
l’artista utilizza prodotti di merchandising popolare, realizzando dei microset
in cui le divinità appaiono sospese in un mondo più kitsch che metafisico, ma
solo perché ispirato alle immagini votive correnti. Dio infatti è
sostanzialmente un essere che nessuno ha mai visto, ma nella cui esistenza gli
uomini credono. Così, le immagini che ne abbiamo sono solo delle ideali
rappresentazioni.
To
assemble his Altars, the artist uses the popular merchandising products, creating
microsets where the deities are suspended in a world more kitsch than
metaphysical, but only because it inspired by currents votive images. God is
essentially a being that nobody has ever seen, but in which men believe. Thus,
the images that we have are only ideal representations.
Questa stessa caratteristica è propria degli alieni e Sebastiano Mauri
ha provato ad immaginare cosa succederebbe ribaltando i ruoli: nella serie di
sculture Aliens, degli extraterrestri
mostrano ai propri simili dei souvenir dal pianeta Terra e scopriamo che,
aspetto a parte, nel comportamento non sono così diversi da noi.
Questa serie sembra invitarci ad abbattere ogni pregiudizio nei
confronti dell’Altro, di chi ci è estraneo, che ha una cultura, una lingua o
dei tratti differenti. Se l’omologazione appiattisce e non dà dignità al
singolo individuo, le diversità al contrario arricchiscono.
This
same feature is characteristic of the aliens and Sebastiano Mauri tried to
imagine what would happen reversing the roles: in the series of sculptures Aliens,
extraterrestrials show their similar souvenirs from planet Earth and we
discover that, aside from appearance, behavior is not so different from us.
This
series seems to invite us to break down any prejudice against the Other, who is
alien, who has a culture, language, or different traits. If standardization
flattens us and gives no dignity to the individual, diversity, contrary,
enriches.
Nel video Immanence la
nostra flessibilità mentale è in un certo senso messa alla prova e, se proveremo
a trarre delle conclusioni dalle immagini iniziali, verremo smentiti. Questo
video infatti, il cui titolo rimanda al concetto buddista di “immanenza”
secondo cui una stessa anima può coesistere in due corpi differenti, è composto
di diversi frammenti che “spiano” dei momenti della vita di ognuno dei
protagonisti: all’inizio l’artista ce li presenta tramite uno stretto primo
piano che nasconde il contesto, e solo in un secondo momento ci mostra quello
che sta accadendo realmente (guarda qui un estratto del video http://www.sebastianomauri.com/works_video.php?id=2).
In
the video Immanence our mental flexibility is in a sense put to the test and, if you try
to draw some conclusions from the initial images, we will be proven wrong. This
video in fact, whose title refers to the Buddhist concept of
"immanence", which says that one soul can exist in two different
bodies, is composed of several fragments that "spy" moments of the
life of each of the protagonists: at the beginning the artist presents them through a narrow first floor that
hides the context, and only later shows us what is really happening (see here
an extract from the video http://www.sebastianomauri.com/works_video.php?id=2).
Scriveva Erich Fromm in Avere o essere: “Il bisogno di religione è
radicato nelle fondamentali condizioni di esistenza della specie umana”, e
ancora: “Il problema non è però formulabile con la domanda: religione o no?, ma soltanto come: che tipo di religione?”. Quella di Mauri
è sicuramente la meno conflittuale, raccolta in un’unica preghiera panteistica.
Erich
Fromm wrote in To Have or to be: "The need of religion is rooted in the
fundamental conditions of existence of the human species", and again:
"The problem is not formulated with the question: religion or not?,
but only as: what kind of religion?".
The one of Mauri is definitely one of the less confrontational, collected in one
pantheistic prayer.
Sebastiano Mauri, di origine
italo-argentina, nato a Milano nel 1972, ha vissuto e lavorato per anni tra
Milano, New York e Buenos Aires.
Si è laureato alla scuola di cinema
della New York University e per i suoi cortometraggi ha vinto il Warner
Brothers Award e il Martin Scorsese Post-Production Award. Ha studiato alla
Byam Shaw School of Art di Londra e all’Art Students League di New York.
Artista visivo, le sue opere sono state esposte in gallerie e musei di tutto il
mondo.
Ha recentemente pubblicato il suo
primo romanzo Goditi il problema,
Rizzoli, 2012.
Sebastiano Mauri, an Italian-Argentine, was born in Milan in 1972, has lived and worked
for years in Milan, New York and Buenos Aires.
He
graduated from film school at New York University for his short films and has
won the Warner Brothers Award and the Martin Scorsese Post-Production Award. He
studied at the Byam Shaw School of Art and the Art Students League of New York.
Visual artist, his works have been exhibited in galleries and museums around
the world.
He
recently published his first novel Enjoy
the issue, Rizzoli, 2012.